La vita segreta delle parole (2005) - Romance Film 115 minuti. La vida secreta de las palabras, La vida secreta de les paraules, Das geheime Leben der Worte, La vie secrète des mots, A Vida Secreta das Palavras, Sanojen salaisuus, Η Μυστική Ζωή των Λέξεων, I mystiki zoi ton lexeon, A szavak titkos élete, La vita segreta delle parole, Språkets hemmelige liv, Zycie ukryte w slowach, Тайная жизнь слов. La giovane Hanna è sorda, straniera in Gran Bretagna, e trascorre con una ripetitività maniacale le giornate solitarie, tra la sua casa e la fabbrica in cui lavora. L'handicap la costringe a servirsi di un apparecchio acustico che, per altro, le è utile per decidere quando non ascoltare i rumori della fabbrica o semplicemente isolarsi dal mondo. Proprio il suo "non rapporto" con i colleghi operai è al centro della scintilla che finirà per cambiarle la vita. Hanna viene infatti convocata dalla proprietà e in pratica costretta, per questioni di "quieto vivere" sindacale, a prendersi un mese di vacanza, dato che dopo anni non si è mai presa né una vacanza né un giorno di malattia. factory worker, dying and death, depression, factory, nurse, yugoslavia, dubrovnik, war crimes, loss of loved one, torture, oil platform, woman director, hearing impaired
La vita segreta delle parole (2005)
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Rilasciato: Dec 15, 2005
Durata: 115 minuti
: 4/10 di 203 utenti
Crew: Isabel Coixet (Director), Jean-Claude Larrieu (Director of Photography), Esther García (Producer), Irene Blecua (Editor), Pierre-François Limbosch (Production Design), Shaheen Baig (Casting)
La giovane Hanna è sorda, straniera in Gran Bretagna, e trascorre con una ripetitività maniacale le giornate solitarie, tra la sua casa e la fabbrica in cui lavora. L'handicap la costringe a servirsi di un apparecchio acustico che, per altro, le è utile per decidere quando non ascoltare i rumori della fabbrica o semplicemente isolarsi dal mondo. Proprio il suo "non rapporto" con i colleghi operai è al centro della scintilla che finirà per cambiarle la vita. Hanna viene infatti convocata dalla proprietà e in pratica costretta, per questioni di "quieto vivere" sindacale, a prendersi un mese di vacanza, dato che dopo anni non si è mai presa né una vacanza né un giorno di malattia.